Appunti Musicali dal mondo – live

Appunti Musicali dal Mondo – LIVE è una sorta di giro del mondo intorno alla musica e alle parole che si arricchisce di canzoni nuove, scoperte o ritrovate. Per Tosca Appunti Musicali dal Mondo è un progetto che mette il punto e ripercorre le tappe più significative del suo cammino artistico tra sperimentazioni, ricerca e nuovi arrangiamenti. Un lungo viaggio dalle molte coordinate, esperienze anche lontane, partito quattro anni fa con Il suono della voce, brano scritto da Ivano Fossati che dà il titolo all’omonimo album, e che di anno in anno ha continuato ad arricchirsi lungo i territori del teatro-canzone, toccando sponde linguistiche tra le più distanti. Come in occasione di questo live registrato lo scorso 6 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma e che per la prima volta ha riunito alcuni grandi artisti che hanno incrociato la sua vita musicale.
Tra intrecci sonori, abbracci linguistici, lontananze e assonanze, si alternano: il regista della musica Nicola Piovani che l’ha iniziata alla riscoperta delle radici musicali romane; il grande musicista e cultore musicale Gegè Telesforo, che ha conosciuto ai tempi del suo esordio televisivo a Doc condividendo insieme le tappe più importanti della sua gavetta nella banda di Renzo Arbore; Gabriele Mirabassi, con il quale ha in comune l’amore per la musica brasiliana; Joe Barbieri, da Tosca definito il suo corrispettivo  al maschile, autore di alcune delle sue canzoni più significative; Danilo Rea fuoriclasse che con le sue note al pianoforte dipinge ogni canzone; ed infine, l’amico e collaboratore di sempre, Germano Mazzocchetti, sua anima della musica teatrale. Un disco che cattura l’idea e l’essenza del viaggio per Tosca, cantante, artista eclettica e ricercatrice musicale, da sempre affascinata dalle musiche tradizionali di tutto mondo. Pezzi rari e melodie introvabili, contaminazioni con altre culture intrecciate alle nostre radici, in un live che per l’occasione abbraccia grandi classici della tradizione italiana e canzoni dal suo repertorio. Sono confini e sconfini del suono della voce, come recita il sottotitolo del concerto, un crogiuolo di melodie e parole, poetico e vibrante, quasi un “racconto in musica” che, anche grazie al sapiente utilizzo di lingue molto lontane fra loro, passa tra le suggestioni del fado portoghese, della morna, i canti augurali dei matrimoni Yiddish, una canzone libanese e una ballata zingara fino ad approdare alle sponde italiane della musica d’autore e popolare, con uno straordinario omaggio alla canzone romana che da tempo Tosca valorizza oltre i confini laziali.