Al monte

Mannarino si aggira su un sentiero difficile, ai confini della città, della nostra epoca, della nostra sensibilità, lo ha sempre fatto, d’altronde. È il territorio dove si incontrano sapienza e sentimento. È una via sentimentale alla conoscenza, quella che percorre: dove è facile sbagliare, difficile non ripetersi.
Come sempre, nei cantautori di razza, l’arte e la vita si inseguono, si rispondono. In questo “Al Monte”, Mannarino alza il tiro, le domande sono precise, le risposte sintetiche e intense. C’è un’idea teatrale del mondo, l’Impero. Ci sono simboli forti e densi, c’è un’intenzione teatrale, c’è un racconto. E c’è, naturalmente, il suo viaggio personale sotto “le Stelle”, la costruzione di una filosofia della vita, e di uno stile adatto a raccontare e condividere quel che si impara.
“Al Monte” (Leave Music/Universal Music) è un lavoro importante, in questi tempi insieme ricchissimi e aridi. (David Riondino)